E? di poche ore la notizia della chiusura dell?istituto clinico De Blasi, e di altre strutture in uguali difficolt che effettuano servizi di analisi, e gi si registra una forte tensione in citt , per via dell?elevata importanza che i laboratori rivestono; in termini occupazionali e soprattutto socio-sanitari. Rischiano di ?abbassare le saracinesche? dei poli strategici di riferimento, in quanto erogatori di servizi essenziali all?utenza, dall?alto valore di prossimit per l?intera comunit civile.
Non certo di secondo piano l?allarme che proviene dal dato occupazionale, che rischierebbe di essere tramortito dai licenziamenti dei lavoratoti degli istituti di analisi. Un dramma sociale che le famiglie non possono permettersi, una ferita che la citt di Reggio Calabria non pu permettersi.
Il sistema sanitario deve contraddistinguersi per la capacit di produrre qualit nel coniugare pubblico e privato; se cos non fosse si correrebbe il rischio di deteriorare i servizi ai territori e di conseguenza ai cittadini, scaturendo un corto circuito tra prestazioni assistenziali e bisogni necessari.
Fin da subito do la disponibilit della Cisl di Reggio Calabria garantendo il nostro impegno, per intavolare un confronto con il commissario alla sanit , auspicando orienti il sistema sanitario regionale verso un processo di emancipazione dal commissariamento, creando le condizioni necessarie affinch si possa tornare all? ordinaria amministrazione attraverso un piano di rientro che sappia garantire ai cittadini ed ai territori servizi efficienti, consolidamento occupazionale e una sanit adeguata ai bisogni dei reggini.