La classifica del Sole 24 Ore sulla Qualità della Vita, che vede Reggio Calabria all’ultimo posto, ha infiammato i toni nell’ultima seduta del Consiglio Comunale del 27 dicembre. Il dibattito ha visto la Maggioranza difendere l’operato dell’Amministrazione Falcomatà, mentre l’Opposizione ha colto l’occasione per ribadire le criticità che, a loro avviso, caratterizzano la gestione della città.
Il confronto acceso tra Maggioranza e Opposizione
Durante il Consiglio, il sindaco Giuseppe Falcomatà ha minimizzato la rilevanza della classifica, sostenendo che i dati si riferiscono al 2021 e non rispecchiano l’attuale situazione. Falcomatà ha evidenziato i progressi compiuti in questi anni, come l’aumento dei posti negli asili nido e la creazione di nuovi spazi urbani. Tuttavia, le sue parole non hanno convinto l’Opposizione, che ha accusato l’Amministrazione di vivere in una “realtà parallela”.
La minoranza ha sottolineato come, a suo dire, il risultato negativo sia la conseguenza diretta di dieci anni di immobilismo amministrativo. “Questa classifica è il riflesso della mancanza di una visione a lungo termine e di investimenti strategici”, hanno affermato all’unanimità in consiglio.
Le difese della Maggioranza
Dall’altro lato, i consiglieri di Maggioranza hanno respinto le accuse, sottolineando i miglioramenti rispetto al passato. Filippo Quartuccio ha ricordato come molti degli indicatori negativi dipendano da fattori esterni all’Amministrazione comunale, come la situazione economica regionale e nazionale. Anche Giuseppe Marino ha difeso il lavoro svolto, affermando che “non si può ignorare il punto di partenza del 2014, anno dello scioglimento per mafia. I progressi ci sono e sono tangibili”.
L’opposizione incalza: “Serve un cambio di passo”
Nonostante le difese, l’Opposizione ha insistito sul fatto che la città necessita di un cambio di passo. “I cittadini vivono una realtà diversa da quella che viene raccontata in Aula”, hanno ribattuto criticando il tentativo di minimizzare il dato negativo.
Il consigliere Franco Barreca, in un acceso botta e risposta ha invece risposto con fermezza: “Abbiamo ereditato una città in dissesto e oggi possiamo finalmente festeggiare un Natale spettacolare, segno che qualcosa sta cambiando”.
Una spaccatura che riflette la città
Il dibattito si è concluso senza una sintesi condivisa, lasciando emergere una profonda divisione tra chi crede che Reggio Calabria stia lentamente risalendo la china e chi, al contrario, ritiene che la città stia ancora affondando sotto il peso di problemi irrisolti.
E tra eventi scintillanti che tentano pallidamente di coprire tutti i disservizi che la città sta affrontando, la classifica del Sole 24 Ore continua a rappresentare un termometro impietoso per Reggio Calabria, evidenziando una realtà complessa che il Consiglio Comunale, tra botta e risposta, non ha ancora trovato il modo di affrontare in maniera coesa.