Improvviso come un acquazzone d’estate, l’amore per Reggio sembra affacciarsi alle finestre di Palazzo San Giorgio, ridestato dal torpore di 4 anni di sonno indolente, di apatia amministrativa.
“Innamorarsi di Reggio” recitano i teloni finalmente affissi a copertura del fatiscente immobile del Roof Garden in piazza Indipendenza. E forse questo slogan altro non che un semplice ma necessario precetto impartito dallo stesso Sindaco a se stesso ed alla sua Giunta.
Ci sono reggini che non hanno bisogno di innamorarsi di Reggio perch la amano da sempre. Non aspettano la campagna elettorale per lavorare al servizio della comunit che li ha eletti.
Chi riceve mandato per governare lo deve fare sin dal primo giorno con la passione necessaria per amministrare una citt difficile come questa, senza accampare scuse, senza scaricare barili sul passato.
I reggini veri non hanno alcun bisogno di impartizioni sull’amore, soffrono gi nel vedere la propria citt ridotta a discarica, in preda al caos e restituita alla prevaricazione.
Quattro lunghi anni in cui la soglia dell’assuefazione al degrado stata fatta scendere di livello fino a toccare infimi traguardi di intollerante qualit della vita. I cittadini abituati a condizioni pietose in cui l’abbandono e l’inerzia hanno lasciato il posto solo a scelte sbagliate o partigiane.
Il timone agguantato dall’odio e dalla incapacit di disegnare un futuro, di raccontare una favola sincera, di credere in progetti internazionali, di coraggio e visibilit .
E poi il temporale estivo di questo improbabile innamoramento, guarda caso in clima preelettorale, peraltro approfittando di asfalti altrui, di acque altrui, di pulizie altrui. Meno dell’ordinaria amministrazione. Altro che amore, nemmeno una cotta passeggera.
Selfie, spot ed inaugurazioni non bastano a supplire alla totale assenza di programmazione, di azione politica, di servizi ed opere pubbliche.
Reggio la si ama tutti i giorni o non la si ama mai.
Ed i pochi che avranno ancora intenzione di votare questi inadeguati adesso sanno che torneranno ad occuparsi della citt solo quando servir loro di nuovo il voto dei reggini.
Il Commissario Provinciale
Ernesto Siclari.