Ogni anno 10.000 persone vanno via dalla Calabria. In prevalenza sono giovani, e appartengono all?Umanit ; alla stessa Umanit africana e mediterranea che vorremmo accogliere.
E in questa strampalata geografia del Sud che stata disegnata, le operazioni aritmetiche hanno sempre il segno meno: sono di pi, tra i ?nostri?, quelli che sono dovuti scappare; sono di meno, tra chi arriva, quelli cui promettiamo il posto di chi dovuto andar via.
Qualcuno ha profetizzato che i nostri Borghi possono essere abitati dagli Artisti e dai Poeti. Noi li aspettiamo! A patto che non vi traggano solo l?ispirazione per le loro astratte opere; ch mentre dipingono i quadri e scrivono versi, intanto, le pietre cadono, le montagne scivolano e i campi non danno frutto.
Qualcun altro ha detto che i nostri piccoli paesi possono essere popolati dai migranti. Sono i benvenuti! Purch anche chi ci nato possa scegliere di rimanere.
Si vuol coprire con un mantello di ?Umanit ? quella stessa Sostanza Umana che stata lacerata e separata. Ma la migrazione dei nostri giovani non meno drammatica. Non capite che il cuscino su cui poggia la testa un ?nero? ancora bagnato delle lacrime di un ?bianco? che appena andato via.
Ditemi, ora, di quale accoglienza parlate!?! Che stravagante storia questa!?!
Noi vogliamo attenzioni e carezze per chi arriva; ma pretendiamo pi coraggio e lealt per chi, dei nostri, vuol rimanere. E non ci fate un?altra predica, ora, ch il vostro Vangelo al rovescio ha capovolto il senso della Solidariet e diviso in due anche l?Umanit , aprendo gli occhi da una parte, voltando le spalle dall?altra.
Contatela questa Carne Umana ?! Ma, se lo fate, scrivete i numeri nella stessa colonna. Allora, contiamo: dal mare ne arriveranno 10, dalla terra se ne vanno 100; risultato ? 90, che vuol dire 10 giovani ?neri? lontani dalle loro Madri e 90 Mamme ?bianche? lontane dai loro figli.
Ecco come si svuota la Calabria: umiliando chi ha studiato, che scappa; deridendo chi ha il talento, che parte; mortificando chi coltiva la terra, che emigra. Ma proprio voi che avete spento il Sud dell?Italia ora pretendente di illuminare un altro Sud che mille volte pi grande e affollato. Dovreste capire che con la vostra ipocrisia state soltanto obbligando i Popoli a vagare sul mappamondo; di Stato in Stato, di Continente in Continente, aggiungendo un dolore laddove c? gi un?afflizione, progettando conflitti e ostilit per la prossima epoca.
Scappa chi non ha possibilit di scegliere, chi non pu continuare e prova vergogna, chi non vuole consegnarsi e si allontana.
P.S.
In questo scritto, i pronomi possessivi ?nostro? e ?loro?, non sono utilizzati quale segno di separazione, bens per evidenziare la responsabilit di chi, non comprendendo la vera portata dei fenomeni della storia, trasferisce i problemi verso il corpo pi debole della societ , precostituendo le condizioni per ?dividere?, ?frammentare? e ?allontanare? i Popoli. Chi mi conosce, sa bene che credo nell?Umanit Unica e Indivisibile e nell?Universalit dell?Uomo.
giuseppe bombino
Responsabile Territoriale di ?Cultura e Identit ?
per la Citt di Reggio Calabria e Provincia