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REGGIO – The day after Bandecchi: rassegna ai commenti più “schiumosi”

Fa sorridere l’immane quantità di fesserie che possono essere vomitate a caldo dopo un evento politico che, probabilmente, ha dato qualche scossone tellurico a Reggio. Intanto, se anziché schiumare dalla bocca, si fosse perso un po’ di tempo ad ascoltarne i contenuti (ci sono dirette dalla pagina di Massimo Ripepi e di qualche testata giornalistica) si avrebbe avuto almeno il 90% di risposte alla curiosità smaniosa, senza necessariamente dover presenziare o mandare “spie” al Cilea. Ma proviamo a snocciolare qualche commento letto un po’ qui e lì sui social.

– Bandecchi sarà l’ennesimo “profeta” venuto a colonizzarci”? No.  Più volte è stato specificato che Rivoluzione Rheggio è un movimento che ha aderito ad un “contenitore” di respiro nazionale che è Alternativa Popolare, in cui al momento vi sarebbero spirito e presupposti collimanti. AP ha necessità di strutturarsi sui territori, ma Ripepi – per chi non lo sapesse o lo ignorasse volutamente- gode di un largo consenso personale non legato ad una sigla politica.

– “Ai congressi dei partiti c’è più gente”. Sarebbe utile capire come vengono fatte queste stime dagli “analisti da tastiera”: se ci si riferisce al congressi nazionali, è plausibile una più alta affluenza. Ma se parliamo di congressi locali…dai, lo sappiamo tutti che ormai per avere uditori ad un incontro politico non basta invitarli ma bisogna pregarli, non prendiamoci in giro! A meno che non ci siano in ballo interessi clientelari, spartizioni di cariche, prebende varie o “dimostrazioni di forza”. Nel caso di Massimo, si prega di rileggere il punto precedente.

– “Molti dei presenti erano i soliti noti o curiosi” : per dire questo avete preso i frame dei video e analizzato viso per viso i circa 1200 presenti? Lavorate alla Digos e avete tutte le facce in schedario? Oppure lo avete sentito casualmente al bar?

Il civismo sta soppiantando i partiti tradizionali? Forse questa è la frase che andrebbe presa più in considerazione. Massimo è non l’unico ma il più emblematico degli esempi di come un partito possa “usarti” e poi scaricarti alla prima difficoltà, alla prima insinuazione. Perché chi vuole mandarti via, a volte, non è il popolo indignato per quello che potrebbe essere uno “scandalo” (nella maggior parte neppure verificato, anzi cavalcato in malafede), ma è qualcuno dentro al partito che sfrutta l’occasione per dare la spallata e buttarti fuori, con la scusa di “salvaguardare” il partito, appunto. Poco importa che tu per quel simbolo abbia sacrificato anche la “fettina di culo”.

– “Sempre gli stessi contenuti”. Spiace che qualcuno abbia visto la diretta o abbia presenziato con la convinzione di sentir parlare di medicina nucleare. Purtroppo funziona così: se non risolvi un problema, te lo porti dietro. Nel caso reggino, le questioni irrisolte sono sempre le medesime: servizi essenziali, aeroporto, nessuna visione o valorizzazione del patrimonio storico e culturale, progetti imprenditoriali soffocati… Quel giorno, si spera non troppo lontano, in cui qualcuno di questi dovesse trovare soluzione, suonerà così strano che molti andranno nel panico.

– “Facile parlare, ma ancora fatti non ne abbiamo visti”. Questo è il commento più gettonato soprattutto durante le dirette in cui ormai quotidianamente Ripepi aggiorna la cittadinanza. È anche il commento più cretino perché chi lo spara ignora i meccanismi della democrazia maggioranza-minoranza. Un rappresentante di minoranza è una “sentinella” che vigila sull’operato di chi governa con gli strumenti che leggi e regolamenti mettono a disposizione. Non ha la bacchetta magica. Se volete saggiare la sua coerenza, dategli fiducia e mettetelo alla guida di questa città.

– “Bandecchi vuole comprarci con 100mila euro di sponsor alla Fenice”. A questo ha risposto il diretto interessato a fine evento…ma in una città in cui ci si vende per molto meno, anzi, “per un piatto di lenticchie”… Ché davvero ne stiamo facendo una questione etica?

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