di Cesare Minniti
“Una deontologia ci vuole” il seminario rivolto agli architetti, che si tenuto nel pomeriggio a Roccella Jonica, e che focalizza sui molteplici aspetti della professione, il cui buon esercizio, richiede delle competenze ma anche le premesse etiche che fondano il rispetto della deontologia. In primis il senso di responsabilit che la professione comporta, e che va acquisita e mantenuta anche in fase di preparazione universitaria e nel processo di interfacciamento col mondo del lavoro.
Trasmettere la bellezza dei nostri territori importante. Un video realizzato da Salvatore Greco, introduce la riflessione sul contrasto tra bellezze paesaggistiche ed obbrobrio edilizio in Calabria “non si vive di sola bellezza, servono delle regole”. Di questo hanno trattato i relatori, introdotti dal sindaco Giuseppe Certom
: il presidente dell’ordine degli architetti Salvatore Vermiglio, gli architetti Giuseppe Vigliarolo, in qualit
di coordinatore dell’incontro ed Ignazio Ferro, Presidente Ordine del Consiglio OAPPC di Reggio.
“L’utente si rivolgeva all’architetto con stima e rispetto – spiega l’arch.Ignazio Ferro – oggi questa stima manca.”
Perch? “Perch la deontologia trasgredita da un singolo, ha compromesso l’intera categoria”.
Viene quindi percorso, giustificando con esempi concreti, l’elenco di articoli che compone quello che dovrebbe essere per cos dire, la Bibbia dell’architetto: il Codice Deontologico. Le cui Regole, non sempre osservate dai professionisti, vanno dalle inadempienze dalle pi grossolane alle pi sottili, sono poste sotto la lente d’ingrandimento degli esperti.
Non accettabile, secondo l’etica professionale, operare in mancanza di titolo o competenze specifiche sulla prestazione professionale che si va ad offrire; non professionale comunicare senza PEC – obbligatoria da Gennaio con contratto e fatturazione elettronica. Bisogna poi fornire recapiti all’ordine e mantenere la necessaria riservatezza evitare la concorrenza sleale, la mancanza di uniformit
nei prezzi.
Si parla, anche, di politica, che incide su progetti assurdi come la “Centrale di Progettazione” dell’attuale governo. Gli architetti dovrebbero, pur mantenendo la neutralit
, dialogare con la politica, dalla quale sono invece – secondo il presidente Vermiglio – bypassati.
Ô anche vero che non esiste un’ armonizzazione delle norme, e che non sempre il confine tra ci che o non competenza dell’architetto non sempre netto o razionalmente tracciato.