Il Consiglio dei Ministri, su proposta del Ministro dell’Interno Matteo Piantedosi, ha deliberato lo scioglimento dei consigli comunali di San Luca (RC), Poggiomarino (NA) e Tremestieri Etneo (CT) a causa di accertati condizionamenti da parte della criminalità organizzata che compromettevano il buon andamento dell’azione amministrativa.
La gestione di questi comuni è stata affidata a commissioni straordinarie per la durata di diciotto mesi.
La riunione del Consiglio dei Ministri è stata presieduta dal Vicepremier e Ministro degli Esteri Antonio Tajani, in assenza della Presidente del Consiglio Giorgia Meloni, impegnata a Parigi per un vertice internazionale.
San Luca: un comune già commissariato
Il Comune di San Luca era già sotto commissariamento dopo le elezioni del giugno scorso, quando nessun candidato si era presentato per la carica di sindaco. Il precedente sindaco, Bruno Bartolo, aveva deciso di non ricandidarsi, lamentando un mancato supporto istituzionale. Successivamente, il Ministero dell’Interno aveva disposto l’invio di una Commissione d’accesso antimafia, che ha portato alla decisione odierna di scioglimento.
Procedura di scioglimento per infiltrazioni mafiose
Lo scioglimento di un consiglio comunale per infiltrazioni mafiose avviene attraverso una procedura che inizia con la nomina di una commissione d’accesso agli atti da parte del prefetto. Questa commissione ha il compito di accertare eventuali collegamenti o condizionamenti da parte della criminalità organizzata. Se emergono elementi concreti, il Consiglio dei Ministri può deliberare lo scioglimento dell’ente, affidandone la gestione a una commissione straordinaria per un periodo determinato.
Queste misure sono adottate per garantire la legalità e il corretto funzionamento delle amministrazioni locali, allontanando eventuali influenze illecite e ripristinando la fiducia dei cittadini nelle istituzioni.