COMMEDIA IN TRE CICLI
Anche, anzi soprattutto il progetto di una pista ciclabile non poteva esimersi dall’avere il ciclo.
Ecco la sintesi o meglio, il copione, del capitolo “piste ciclabili” , giuntoci in questi mesi attraverso comunicati e dirette varie dall’amministrazione comunale; parlano i vari personaggi, dal Sindaco agli amministratori in monologo corale:
CICLO 1: SOGNI DI GLORIA E SLANCIO VITALE
“Il primo step è stato naturalmente quello di valutare nei minimi dettagli il progetto prima di approvarlo.
Quanto ci è piaciuto? TANTO. Abbiamo fatto i complimenti al progettista vantandoci sui social. Svizzera scansati che passiamo avanti noi.
Mah, cosa ne capiscono, hanno la bici i cittadini? Al massimo con le rotelle. Opere del genere altrove sono apprezzatissime.”
CICLO 2: MAL DI TESTA, SPIRITO CRITICO ED INTROVERSIONE
“Il secondo step è stato quello di valutare nei minimi dettagli il progetto realizzato, spaccando la targa in testa al progettista. Questo progetto non ci piace. Non siamo d’accordo con noi stessi e qualcuno dovrà fornirci una spiegazione chiara di tutto questo. ”
CICLO 3. AUTOCELEBRAZIONE E CLAQUE CON BLOCCO DEI LAVORI
“Non siamo d’accordo con noi stessi, ma abbiamo il merito di essercene accorti.
Menomale che i nostri concittadini ci ascoltano e da oggi, non pedaleranno più; loro, gli incauti per non dire di peggio, che stavano per avviarsi in un percorso mortale.
Ma noi abbiamo i riflessi pronti, che ne dite?
Questo cantiere quasi ce la faceva sotto al naso. Questione di attimi. Votateci: siamo gente sveglia.”
C. M.