Colpo di mano ucraino su aeroporti Russi: un successo “sulla carta” o realmente utile ai progressi militari sul campo?

La Russia ha subito un pesante scacco militare con la distruzione di diversi bombardieri strategici, ad opera (questa la versione ufficiale, che di seguito analizzeremo) di un’audace azione condotta da forze ucraine, che sono riuscite a filtrare attraverso la frontiera e a piazzare nelle vicinanze degli obiettivi alcuni camion carichi di droni. Finora, tranne tiepide dichiarazioni di Medvedev, la risposta è stata il solito attacco di missili; non si sa se in attesa di più severe risposte militari o nella certezza di avere conservato intatto il potenziale strategico legato alla capacità di reazione nucleare. Infatti, le testate atomiche, oltre a poter essere utilizzate a bordo dei bombardieri rimasti intatti ( circa 60) sono stivati a bordo di sommergibili e in bunker sotterranei, oltre che piazzate su enormi veicoli tattici, in grado di procedere autonomamente alle operazioni di lancio.

Il successo militare di Kiev è senz’altro notevole, ma non incide che per un mero fattore economico e morale, lasciando intatte le capacità di offesa nucleare di Mosca, che lo sa bene e che anzi, nei giorni scorsi, aveva ventilato l’ipotesi di un utilizzo di testate nucleari tattiche, in grado di agire in un ambito territoriale circoscritto; fattore che comunque potrebbe innescare ( alla luce del rinnovato impegno di aiuti avviato da Londra e della sua decisa politica di riarmo) una identica reazione da parte di Kiev grazie ad eventuali forniture di testate nucleari tattiche da parte di Londra o Parigi.
Anche se è plausibile che vettori a lungo raggio abbiano già partecipato al raid sugli aeroporti russi, forniti da potenze europee che hanno partecipato attivamente alla costituzione di un efficace sistema di forniture belliche a Kiev: infatti, l’effetto catastrofico degli attacchi portati contro gli aeroporti con 40 bombardieri distrutti, farebbe sorgere, ad un’ approfondita analisi, il dubbio che ben altre armi, oltre che i droni, siano state utilizzate per ottenere i risultati descritti nelle immagini diffuse dalla stampa.

F.P.