Sea-Watch solleva l’allarme in mare agitato, chiedendo urgentemente un porto sicuro per i migranti bloccati dalle onde alte. Ieri sera, l’organizzazione ha compiuto due operazioni di salvataggio, portando a bordo della Sea-Watch 5 un totale di 70 persone. Tuttavia, mentre le autorità italiane hanno designato Reggio Calabria come porto di sicurezza, le onde alte di 4 metri impediscono il prosieguo verso nord, rendendo pericolosa la navigazione.
La priorità assoluta di Sea-Watch è garantire l’immediata sicurezza di tutti coloro a bordo. Sea-Watch chiede urgentemente all’Italia di assegnare un porto più vicino per garantire la sicurezza delle persone a bordo, poiché la distanza fino a Reggio Calabria nel Sud Italia comporterebbe un viaggio di 4 giorni.
Questa situazione mette in luce la necessità di un coordinamento efficace tra le autorità marittime e gli operatori umanitari per garantire il soccorso sicuro dei migranti in mare.
La richiesta urgente di un porto sicuro da parte di Sea-Watch sottolinea la gravità della situazione. Inoltre, solleva interrogativi sulla disponibilità dei porti sicuri in conformità con le norme internazionali sul soccorso in mare. Il rifiuto del trasbordo solleva preoccupazioni riguardo alla responsabilità e al rispetto dei diritti umani fondamentali.
La richiesta di Sea-Watch evidenzia la necessità di una risposta rapida e solidale da parte delle autorità competenti per garantire la sicurezza delle persone a bordo delle imbarcazioni di soccorso. Questa situazione richiama l’attenzione sulla necessità di affrontare le cause profonde della migrazione forzata e di adottare politiche coordinate per proteggere i diritti e la dignità delle persone in fuga.
DI SEGUITO IL MESSAGGIO LANCIATO SULLA PAGINA FACEBOOK DALLA SEA-WATCH5: