Imbarazzante e ingiustificabile l’ennesima notizia che giunge da Palazzo San Giorgio, luogo da cui pare che non ci sia mai fine al peggio! E se pensate che ci sia fine al peggio, state certi che a Reggio Calabria la posta è sempre a rialzo! Dalla sciatteria amministrativa che regna sovrana nel reggino, infatti, è stato il Consigliere Massimo Ripepi ad evidenziare, durante una delle sue dirette, alcuni articoli di giornale che inchiodano al muro quello che è il quadro più disastroso che il Comune abbia mai subito.
Persi 100 milioni di euro per la Mobilità sostenibile
E’ arrivata ieri la notizia su “Il Reggino” del decreto del Dirigente del Dipartimento infrastrutture e lavori pubblici, Gianfranco Comito e del Responsabile del procedimento Luigi Ruffolo secondo cui la Regione avrebbe deciso di procedere alla revoca del finanziamento di 100 milioni di euro da spendere per la mobilità sostenibile della Città di Reggio Calabria.
“La Città perde 100 milioni di euro!” – ha esordito il Consigliere Massimo Ripepi, il quale ha subito poi sottolineato che, il Comune ora dovrà anche restituire i 5 milioni di euro che la Regione aveva anticipato nell’oramai lontano 2018 nelle casse del Comune.
Come se non bastasse, l’Assessore alla Mobilità e Smart City del Comune di Reggio Calabria, Mimmetto Battaglia, ha dichiarato che: “Ci tengo a chiarire che l’investimento programmato non risulta in alcun modo in pericolo” – precisando che il decreto si riferisce solo ai 5 milioni anticipati.
“Supercazzola in stile Falcomatà!” – ha subito attaccato Ripepi, che ha poi citato quanto scritto dalla Regione Calabria:
«La città di Reggio Calabria nonostante le numerose interlocuzioni con gli uffici regionali inerenti la possibilità di rimodulazione dell’intervento, non ha redatto e approvato il progetto di cui trattasi».
“Non hanno fatto il proprio dovere e noi perdiamo 100 milioni di euro!” – ha rincarato il Consigliere d’opposizione – “Anche per la stazione di San Leo ne perdiamo altri 27 milioni perché non hanno fatto niente!”
“E hanno fatto la stessa cosa con la questione dei rifiuti: quando Occhiuto, della stessa parte politica di Falcomatà, aveva detto che non erano andati alle riunioni e per questo motivo avevamo problemi nella gestione delle discariche: NON ANDAVANO ALLE RIUNIONI!!! Chi ne paga le spese? Noi, i nostri figli, i nostri nipoti: i reggini sono stanchi e vogliono andarsene.” – ha concluso Massimo Ripepi.
La Fenice: Perso anche il Sant’Agata?
E non finisce qui, perché anche sulla questione dell’oramai ex Reggina Calcio, dopo la soffertissima trafila della squadra amaranto, arriva l’ennesimo e potentissimo schiaffo: sembra che la Fenice Amaranto non abbia presentato la domanda alla manifestazione di interesse indetta dalla Città Metropolitana per la concessione del Centro Sportivo Sant’Agata (questo quanto si legge su un articolo di StrettoWeb).
“Per la manifestazione d’interesse c’era una sola domanda di una società di arabi con una società di calcio, mentre la Fenice non partecipa!” – ha spiegato Massimo Ripepi – “Mentre Carmelo Versace dichiara che c’erano due domande, StrettoWeb certifica che ce n’è una sola!”
Secondo quanto riportato dai colleghi di StrettoWeb, infatti, la Fenice avrebbe interesse nel gestire soltanto una parte della struttura: “La Fenice è venuta a Reggio con gli spiccioli e siccome il costo è di 10 mila euro al mese, cercano di fare, con gli spiccioli, quello che possono.” – ha asserito Ripepi.
“Siamo sconfortati nel vedere che siamo in mano ad una società che vorrebbe gestire una grandissima piazza… con gli spiccioli! Dobbiamo ringraziare Brunetti!” – ha proseguito Ripepi – “Nonostante il business plan di 70 pagine, dunque, ci ritroviamo con una società che, pur se dovessimo vincere il campionato, non avrebbe la forza economica per affrontare la Serie C.”
“Questi danni li pagheremo per anni, anni e anni.” – ha concluso Ripepi riassumendo quanto dichiarato: “I soldi persi andranno nelle tasche dei nostri competitor, che fanno progetti e che vanno alle riunioni: che fanno tutto ciò che va fatto, al contrario nostro! Per quanto riguarda la Fenice: ha fatto una buona squadra, ma molte delle cose che aveva detto non le ha fatte!”